La ragione del comunicato è l’ennesimo tentativo di porre rimedio alla confusione creata intorno alla vicenda del Sistri. In particolare, quanto al pagamento del contributo per l’anno 2012, l’art. 52 della legge 134/2012, entrata in vigore il 12 agosto 2012, che ha convertito il Dl 83/2012 del 22 giugno 2012, affida ad un decreto ministeriale l’entrata in operatività del Sistri che, sino a tale data è sospeso, come il pagamento dei contributi dovuti (“è altresì sospeso il pagamento dei contributi dovuti dagli utenti per l’anno 2012”).
Il D.M. 141/2012, che formalmente entrerà in vigore il 7 settembre 2012, prevede, però, alcune modifiche operative al Sistri, prive di effetto per via della sospensione del SISTRI decretata dalla legge e l’obbligo di pagamento dei contributi SISTRI 2012 (art. 1, comma c) entro il 30 novembre 2012.
Gli esperti di diritto non si preoccupano perché per il criterio della gerarchia delle fonti prevale la disposizione dettata dalla legge e il Sistri è, quindi, sospeso insieme al pagamento dei contributi. Tuttavia, la pubblicazione tardiva del D.M. n. 141 (firmato il 25 maggio) è causa di allarmismo e, prima di tutto, di perplessità e sfiducia nei confronti del sistema e degli organi istituzionali.